SPECIALE Sicilia en Primeur 2011 PDF Stampa E-mail
Domenica 20 Marzo 2011 07:32

Tante interessanti novità a Sicilia en Primeur 2011 il consueto appuntamento organizzato da Assovini Sicilia che si è svolto quest’anno in provincia di Ragusa presso la bellissima location del Donnafugata Golf Resort & Spa nei giorni 12 e 13 Marzo. Circa 80 i giornalisti specializzati della stampa nazionale ed internazionale che hanno incontrato i 37 produttori partecipanti all’ottava edizione. Sono stati oltre 350 i vini in degustazione tra campioni “en primeur” e le annate già in commercio, ne ho assaggiati davvero tanti, un approfondito focus che ha messo in evidenza una qualità media dei vini decisamente in ascesa, dalla parte occidentale alla parte orientale dell’isola i vini hanno mostrano significativi comuni denominatori; freschezza e bevibilità.

Veramente interessante la conferenza introduttiva del prof. Attilio Scienza, il quale ha sottolineato come oggi la naturalità dei vini sia un importante elemento strategico. Mentre negli anni ‘60 si interpretava l’ecologia come avversione verso la chimica e l’innovazione scientifica, oggi l’ attenzione è rivolta sia all’uso moderato dei presidi chimici sia alla multifunzionalità dell’agricoltura intesa come tutela dell’ambiente attraverso la difesa della biodiversità e del paesaggio. Proprio l”integrità del paesaggio è spesso indicatore della qualità della conduzione agricola, fare innovazione oggi è soprattutto coltura interdisciplinare nella quale si coniugano fattori tecno-scientifici, economici, sociali e di mercato, nonché emozionali. Oggi nel vino di qualità convivono più concetti: gusto internazionale in netta riduzione, tipicità territoriale, leggerezza, bevibilità e naturalità come elementi imprescindibili.

 

WINE REALITY Web Tv: Report video con intervista al Prof. Attlio Scienza 

 

 

Sono sicuramente degni di nota alcuni dati forniti: le aziende hanno in media in produzione 8 diversi vitigni, con punte anche di 20 differenti vitigni. Inoltre il 42% delle aziende ne sta sperimentando altri, con punte di 40 vitigni in sperimentazione, e per il 75% riguarda vitigni autoctoni. La sperimentazione ha lo scopo innanzitutto di migliorare sempre più la qualità dei vini proposti, e in particolare inoltre di studiare e  valorizzare i vitigni autoctoni, recuperando vecchie varietà e provando nuovamente a vinificarle; per valutare i portainnesti, l’adattabilità ai diversi terroir, per studiare i diversi biotipi; per introdurre varietà innovative, per diversificare l’offerta commerciale e  valorizzare maggiormente il territorio. Il 32% delle aziende Assovini conserva tra le sue vigne varietà che si possono definire reliquie. Altri dati significativi: il 47% delle aziende Assovini è già dotata di una certificazione ambientale (lo scorso anno era il 33%),  il 92% usa già concimi a basso impatto ambientale (lo scorso anno era il 79%), il 50% ha adottato sistemi per la riduzione dell’impatto ambientale dei residui di produzione (lo scorso anno era il 47%), il 42% delle aziende socie sta sperimentando nuovi vitigni. Inoltre il 61% delle aziende socie usa lieviti autoctoni, il 20% ha ristrutturato la cantina secondo i criteri della bioarchitettura, il 65% è già dotato, o si sta dotando, di una struttura ricettiva.

 

Luigi Salvo

 

WINE REALITY Web TvSicilia en Primeur la parola ai produttori 

 

 
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